Caccia al tesoro a Roma
Un modo divertente per scoprire i segreti di una delle città più belle del mondo: organizzare una caccia al tesoro a Roma
Cosa c’è di meglio di scoprire una città come Roma divertendosi con una bella caccia al tesoro?
La capitale romana è senza dubbio una delle città più enigmatiche e misteriose del mondo, così ricca di segreti e luoghi insoliti. Ma anche di bellezze intramontabili da togliere il fiato.
Pronti a partire per questa caccia al tesoro a Roma?
- I segreti nel Colosseo
- Il simbolo dell’Altare della Patria
- Il grande porticato dalle 16 colonne
- La leggenda della Fontana di Trevi
- L’obelisco in Piazza San Pietro
- La Bocca della Verità

I segreti del Colosseo
Una delle 7 meraviglie del mondo moderno è proprio nostro, nonostante il Colosseo che vediamo oggi rappresenti solo 1/3 della costruzione originaria. E’ un edificio di forma ellittica lungo 189 metri e largo 156 metri, su una superficie di 24.000 mq con una altezza di più di 48 metri. Ha circa 80 ingressi e poteva ospitare circa 50mila spettatori.
Al principio si chiamava Anfiteatro Flavio. Il nome “Colosseo” è arrivato solo nel medioevo: la teoria più accreditata è che si chiami così perché fu costruito nei pressi della statua del “colosso” di Nerone che sorgeva a pochi metri dall’anfiteatro.

Il marmo della facciata e di alcune parti interne del Colosseo sono stati utilizzati per la costruzione della Basilica di San Pietro e anche per edifici civili come Palazzo Barberini.
Al tempo dei gladiatori, il Colosseo si guadagnò una fama oscura e sinistra, fino a essere ritenuto una delle 7 porte dell’inferno. Al suo interno per un periodo si tennero anche le nauromachie, rappresentazioni di battaglie navali in acqua che però non ebbero lo stesso successo dei giochi con i gladiatori.
Il simbolo dell’Altare della Patria
Il monumento rappresenta la Roma imperiale ed é in perfetta contrapposizione a San Pietro, che simboleggia invece il potere temporale dei Papi.
È conosciuto da molti come Altare della Patria, ma il suo vero nome è Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II o (Mole del) Vittoriano.

L’Altare della Patria si trova in realtà all’interno del monumento, dov’è custodita la salma del Milite ignoto. Una tomba eretta a memoria perenne di un Soldato senza volto e senza nome morto in battaglia. Dal 1925 questo giovane sconosciuto è preso a rappresentanza dei 650.000 caduti della Grande Guerra e di tutti coloro che si sono sacrificati per amore della Patria.
Il grande porticato delle 16 colonne dell’Altare della Patria
Il grande porticato di 16 colonne rappresenta invece le regioni d’Italia!
Ma le regioni d’Italia non sono 20?

Ovviamente si, oggi la nostra penisola è composta da 20 regioni ma al tempo in cui è stato costruito il Vittoriano, l’Italia era formata solo da 16 regioni. Nel conto mancano la Valle D’Aosta, il Friuli Venezia Giulia, il Molise e il Trentino Alto Adige che furono aggiunte dopo. Le colonne non sono tutte uguali: per realizzarle vennero chiamati degli artisti da ogni parte d’Italia affinché rappresentassero la loro regione di provenienza e quindi le maestranze locali. Infine due colonne, le più alte, sormontate da vittorie alate, coronano l’Italia e i suoi valori, del popolo e della sua storia.
La leggenda della Fontana di Trevi
Con quasi 20 metri di larghezza e 26 metri di alteza, la Fontana di Trevi è la fontana più grande di Roma.

La leggenda racconta che chi lancia una moneta di spalle alla Fontana di Trevi tornerà sicuramente a Roma. Per far sì che il desiderio si avveri però è necessario prendere la moneta con la mano destra, mettersi di spalle alla fontana e lanciare la moneta facendola passare sopra la spalla sinistra. Secondo la tradizione, se lanci due monete invece di una, troverai l’amore e se ne lanci tre ti sposerai. Sarà vero?
L’obelisco in Piazza San Pietro
Dei 13 obelischi sparsi in tutta Roma, quello al Vaticano è il secondo per grandezza, dopo quello al Laterano.

Nel 1817 il selciato di Piazza San Pietro venne intarsiato con una rosa dei venti e una meridiana. L’ombra proiettata dall’obelisco segna i movimenti del sole a mezzogiorno sui segni dello zodiaco: e su due dischi alle estremità si possono osservare i due solstizi, estivo e invernale.
La Bocca della Verità
Secondo la leggenda la Bocca della Verità fu realizzata da Virgilio Grammatico, erudito vissuto nel corso del VI secolo ed esperto di arti magiche. Costui incaricò l’idolo di scoprire gli uomini e le donne che si erano macchiati di tradimento.

La storia si intreccia con un’altra leggenda del Medioevo. Una giovane donna, condotta dal marito sospettoso davanti alla Bocca della Verità, riuscì a salvare la mano grazie a un espediente. La ragazza, infatti, chiese all’amante di raggiungere la piazza e di fingersi pazzo, quindi di abbracciarla davanti alla folla. L’amante fece esattamente ciò che gli fu chiesto, cosicché quando la donna infilò la mano nella Bocca, giurò di essere stata abbracciata soltanto dal marito e dall’uomo accorso quel mattino stesso.
Trattandosi della verità, la donna superò indenne la prova, nonostante avesse commesso davvero l’adulterio.
Avresti il coraggio di inserire la tua mano?
In ogni città italiana ci sono leggende, storie, segreti e luoghi insoliti da scoprire.
Ma possiamo farlo divertendoci con una bella caccia al tesoro: oltre a Roma e Ferrara puoi scoprire Venezia, oppure un borgo medievale nella provincia di Brescia, Padernello.
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